La Medicina è un campo in continua evoluzione: la Ricerca ha consentito negli ultimi anni un approccio alle malattie che si è molto modificato anche in campo ortopedico dando uno spazio sempre più rilevante ai trattamenti non chirurgici. Se è vero che in molti casi l’operazione è l’unica strada percorribile, esistono altrettante situazioni in cui è possibile fare ricorso a metodologie alternative altrettanto efficaci. È il caso dei trattamenti di Medicina Rigenerativa che sono in grado, con un livello di invasività molto basso, di garantire risultati molto soddisfacenti. Oggi voglio parlarvi di PRP: che cos’è, come si esegue e quali sono le principali indicazioni terapeutiche. Vediamolo insieme.
Iniziamo con una premessa. Quando parliamo di Medicina Rigenerativa ci riferiamo a un ambito piuttosto ampio di trattamenti che hanno però in comune un aspetto molto importante: il ricorso a determinate cellule del corpo nel trattamento dei tessuti danneggiati. Si tratta di trattamenti di tipo autologo: è il paziente stesso a “donare” le cellule che saranno utilizzate nella cura. I campi di applicazione sono i più svariati e tra questi troviamo anche l’ortopedia specie per quanto riguarda la cura delle tendinopatie e dell’artrosi.
Che cos’è il PRP?
Il PRP o Plasma Ricco di Piastrine è un prodotto derivato dal sangue che contiene un alto concentrato di piastrine e di fattori di crescita che si rivelano molto utili per il loro potere antinfiammatorio e, secondo quello che suggeriscono alcuni studi, anche rigenerativo dei tessuti. Il trattamento a base di PRP è sicuro e poco invasivo: si rende necessario un semplice prelievo di sangue venoso che, opportunamente trattato, viene in seguito infiltrato direttamente nella zona da curare.
La procedura è semplice: il sangue prelevato viene centrifugato all’interno di un apposito device fino a ottenere una “pappa” ricchissima di fattori di crescita e piastrine e povera di materiali di scarto che viene definita gel piastrinico. Il prodotto ottenuto viene in seguito infiltrato in sede di lesione tramite un sistema totalmente chiuso e automatizzato che azzera del tutto il rischio di contaminazione microbica.
Ma cosa sono le piastrine e perché sono così importanti? Le piastrine sono frammenti cellulari presenti in numero molto elevato nel sangue e sono prodotte dal midollo osseo. La loro funzione principale è quella di favorire il processo di coagulazione del sangue grazie alla presenza dei cosiddetti fattori di crescita piastrinici. Ottenere un prodotto molto ricco di questi fattori di crescita ha la finalità terapeutica di stimolare la rigenerazione tissutale e di ridurre la sintomatologia dolorosa.
Quando è indicato l’uso del PRP?
Il Plasma Ricco di Piastrine può essere utilizzato nei più svariati ambiti medici. In campo ortopedico le principali indicazioni riguardano le tendinopatie in particolare nella traumatologia acuta e cronica dello sportivo per le quali si utilizza il PRP arricchito con leucociti (i globuli bianchi).
. Tra le problematiche maggiormente curate con questo trattamento:
- tendinosi dell’achilleo
- tendinosi del rotuleo
- fasciti plantari
- epicondiliti (il cosiddetto “gomito del tennista”)
- epitrocleiti.
L’altra indicazione più frequente riguarda l’artrosi: nella patologia degenerativa della cartilagine articolare infatti si utilizza il PRP come infiltrazione intra articolare. In questo caso è preferibile usare un PRP impoverito di leucociti. Per un’articolazione grande come quella dell’anca è sempre indicato agire sotto la guida ecografica vista la profondità a cui viene effettuata l’infiltrazione, gli aghi utilizzati in quel caso saranno lunghi 90 millimetri e la precisione è molto importante.
Il momento più indicato per effettuare le infiltrazioni di PRP è quando l’artrosi è in fase iniziale e cioè quando è troppo tardi per intervenire con le terapie conservative, ma è altrettanto troppo presto per la protesi. In quei casi, questo trattamento si è rivelato efficace nel rallentare la progressione della malattia mentre nelle fasi avanzate è utile a ridurre la sintomatologia dolorosa.
Vantaggi e benefici
Il trattamento con PRP è sicuro e privo di controindicazioni. Inoltre, poiché il gel proviene dal sangue del paziente stesso, non c’è alcun rischio di reazione immunitaria o rigetto. I vantaggi invece sono numerosi:
- diminuzione del dolore
- miglioramento della funzionalità articolare
- rallentamento della progressione della malattia
- numero ridotto di trattamenti (ne bastano due a distanza di quindici giorni uno dall’altro)
- cicli di trattamento ripetibili (ogni circa sei mesi)
- lunga durata dei benefici (superiore alle infiltrazioni di acido ialuronico e di corticosteroidi).