Il PRP, o gel piastrinico, è un derivato dal sangue utilizzato in ortopedia per tendiniti e patologie degenerative delle articolazioni che sfrutta la capacità rigenerativa dei tanti fattori di crescita e piastrine presenti nel sangue per “guarire” infiammazioni tendinee e della cartilagine articolare.
«In particolare per le tendiniti del rotuleo o dell’achilleo, delle patologie degenerative della cartilagine, o nelle patologie caratteristiche di attività ripetitive e logoranti come il “gomito del tennista”, il “ginocchio del saltatore” o la “sindrome del pianista” – spiega il dottor Andrea Vicario, ortopedico -, il PRP trova la sua più efficace applicazione d’uso quando la patologia è in fase iniziale e quanto più il danno è superficiale. Il gel piastrinico ha infatti una funzione biologica e riparativa con potente effetto rigenerativo dei tessuti.
Benefici e vantaggi
I benefici e vantaggi delle terapie infiltrative con PRP, si possono sintetizzare in:
- riduzione il dolore
- miglioramento della funzionalità articolare
- numero ridotto di trattamenti (2 infiltrazioni a 15 giorni di distanza una dall’altra)
- durata superiore a infiltrazioni con acido ialuronico o corticosteroidi
- cicli di trattamento ripetibili più volte (in genere ogni 6 mesi)
In caso di infiltrazioni articolari all’anca, la procedura richiede aghi lunghi 90 millimetri e avviene preferibilmente sotto guida ecografica, vista la profondità dell’articolazione. Anche per l’artrosi iniziale dell’anca, ovvero quando è troppo tardi per intervenire con la terapia conservativa, ma è troppo presto per la protesi, le infiltrazioni di PRP si sono rivelate efficaci nel ritardare la progressione della malattia».
PRP: come si ricava e si usa?
«Per produrre Prp – continua il dottor Andrea Vicario -, viene prelevata dal paziente una quantità di sangue necessaria a produrre il derivato piastrinico (PRP) da utilizzare per la lesione. Il sangue prelevato viene poi centrifugato fino a ottenere una “pappa” che viene infiltrata localmente dove serve per stimolare la capacità rigenerativa dei tessuti. La procedura che permette di ricavare il PRP viene eseguita con un sistema totalmente chiuso e automatizzato che azzera totalmente i rischi di contaminazione microbica.