Trattamento sempre più diffuso ed efficace, la chirurgia protesica assicura, nella stragrande maggioranza dei casi, il ritorno a una qualità della vita del tutto simile a quella che si aveva prima della comparsa della malattia o dell’incidente che ha reso necessario l’intervento. Molte persone però sono titubanti per quanto riguarda lo sport. È possibile tornare a praticarlo? Quanto è rischioso? Quali cautele occorre adottare? A questa e altre domande rispondo in questo articolo.
I vantaggi della protesi
Una protesi può essere impiantata per diversi motivi. Trattamento principale per la cura dell’artrosi di anca e ginocchio in fase avanzata, in alcuni casi anche un incidente o una malformazione dell’articolazione può suggerirne l’impianto. Si tratta di un tipo di intervento oggi molto diffuso e sicuro, in grado di garantire percentuali di successo molto alte.
Mentre l’impianto di protesi d’anca è da sempre tra i più soddisfacenti in assoluto per i pazienti, quello di ginocchio ha riservato nel tempo alcune criticità. Oggi però, la consapevolezza da parte dei chirurghi del fatto che le ginocchia sono articolazioni dalla morfologia molto varia da paziente a paziente, sta garantendo risultati sempre migliori e vicini alle aspettative di chi si sottopone all’intervento.
Ma in che cosa consiste l’intervento di impianto di protesi? È molto semplice: l’articolazione danneggiata – che non è più in grado di garantire una funzionalità soddisfacente e che sviluppa una sintomatologia dolorosa sempre più intensa – viene sostituita, parzialmente o totalmente, da una struttura artificiale che ne riproduce l’anatomia. Il primo obiettivo della protesi è quello di eliminare il dolore. Anche il ritorno a una piena funzionalità però è una richiesta sempre più pressante da parte dei pazienti, sempre più spesso giovani, che desiderano ritornare a svolgere anche la propria attività sportiva preferita.
Il movimento fa bene o fa male?
A questa domanda una e una sola è la risposta corretta: il movimento fa bene! È del tutto sbagliato smettere di condurre una vita attiva dopo l’intervento. Con le opportune cautele e rispettando i tempi di recupero dall’intervento, è possibile riprendere le attività quotidiane che si svolgevano prima dell’operazione e addirittura ricominciare con lo sport. Una muscolatura tonica e attiva infatti è protettiva per l’articolazione e riduce di molto il rischio di complicanze. Questo è lo scopo della fisioterapia che è assolutamente fondamentale svolgere dopo l’intervento. I muscoli, che possono aver subito i normali traumi dell’intervento, vanno allenati nel modo giusto allo scopo di proteggere l’articolazione e di recuperare una completa mobilità e funzionalità articolare.
Sport sì, sport no
Iniziamo col ribadire che lo sport non è sconsigliato per chi ha subito un intervento di protesi, anzi, un’attività fisica regolare
- aumenta la densità dell’osso
- migliora la fissazione della protesi
- riduce il rischio di fallimento dell’impianto
- contribuisce a un miglior stato di salute generale.
Il ritorno allo sport va però effettuato in maniera graduale e solamente dopo aver affrontato un percorso riabilitativo corretto. In generale, per il ginocchio non ci sono grosse limitazioni (è addirittura possibile tornare a sciare a livello amatoriale) mentre per quanto riguarda l’anca è preferibile evitare gli sport di tipo traumatico perché espongono al rischio di lussazione.
Ma entriamo più nello specifico. Universalmente oggi sono riconosciute tre categorie di attività sportive per i pazienti protesizzati che vogliono riavvicinarsi allo sport: le attività raccomandate, le attività raccomandate solo a sportivi già esperti, le attività sconsigliate.
Sia per quanto riguarda l’anca che per il ginocchio, tra le attività raccomandate e da incoraggiare in tutti i pazienti, considerando il loro impatto positivo sullo stato di salute generale, si annoverano:
- bicicletta
- nuoto
- tiro (con l’arco, a volo, al piattello)
- ballo da sala
- walking
- golf (con le opportune cautele per quanto riguarda il ginocchio, sollecitato in torsione durante il gesto dello swing).
Nell’ambito delle attività consigliabili solo a soggetti che abbiano avuto modo di accumulare una buona pratica nell’attività stessa e che presentino un ottimo stato di forma fisica:
- ciclismo
- canottaggio
- trekking (senza eccedere nei percorsi in discesa)
- equitazione (con staffatura lunga)
- attività aerobiche a basso impatto
- sci di fondo
- scherma
- tennis
- bodybuilding
- pattinaggio
- tai chi.
Tra le attività sportive sconsigliate, tutte quelle ad alto impatto o di contrasto che rischiano di danneggiare le componenti protesiche:
- sport di squadra (calcio, rugby, basket, pallavolo, pallamano)
- alpinismo
- lotta
- judo
- corsa
- ginnastica artistica
- attività aerobiche ad alto impatto.
Conclusioni
Come più volte ribadito, in linea generale lo sport non è precluso alle persone portatrici di protesi d’anca o di ginocchio. È tuttavia molto importante che il paziente sia correttamente consigliato e indirizzato e agisca sempre seguendo con attenzione i dettami di ortopedico e fisioterapista. L’attività sportiva potrà dare i suoi maggiori benefici soltanto se verrà reinserita gradualmente, dopo un corretto percorso riabilitativo e attraverso un cauto e progressivo riavvicinamento alla pratica sportiva stessa.
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